Intersecare obiettivi aziendali, strategia di web marketing e clienti

Noi di Servizi Multimediali abbiamo una modalità pratica, rodata, basata sui risultati, per prendere decisioni ponderate.

Con essa riusciamo a far progredire assieme gli obiettivi aziendali, l’interesse dei clienti e la strategia di web marketing, che per noi sta alla base delle azioni web, come raccontano per esempio in un’intervista due nostre clienti, titolari di Universi Paralleli.

Marketing digitale dai risultati chiari. E le aspettative?

Immaginiamo un’azienda che abbia fatto il grande passo: si è dotata di una strategia integrata di comunicazione e marketing digitale! Oppure pensiamo a una realtà che abbia già un piano di web marketing ma che senta la necessità di più risultati, misurabili. Servizi Multimediali, come agenzia specializzata in strategie di comunicazione e di marketing online efficienti e personalizzate, è entusiasta di chi chiede risultati, ancora meglio se misurabili.

1. Assicurarsi che le aspettative dell’azienda corrispondano alla situazione in cui si trova in quel momento il potenziale cliente.

Ma le aspettative quali sono? E qui non parleremo di gestione per obiettivi S.M.A.R.T., che diamo per scontata e che se non lo è siamo disponibili a rispiegare, bensì vogliamo approfondire se il tipo di obiettivo sia in linea con lo stadio in cui si trova il potenziale cliente. Se un’azienda vuole che il potenziale cliente chieda un appuntamento per l’acquisto di un armadio su misura, mentre la persona è ancora presa dal decidere se creare una cabina armadio, comprare armadi già pronti o utilizzare una piccola stanza come deposito, è chiaro che sarà difficile che chieda l’appuntamento. Le aspettative dell’azienda di armadi su misura non corrispondono alla situazione attuale del potenziale cliente e quindi diventeranno inevitabilmente aspettative disattese.

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Gli obiettivi aziendali

Dall’esperienza maturata, possiamo dire che gli obiettivi di web marketing aziendali rientrano in tre grandi aree:

  • notorietà del marchio, del sito, di servizi o prodotti specifici
  • traffico sul sito in genere, sulle landing page o altre pagine specifiche
  • conversione in cliente di un visitatore, ma anche in richiesta di informazioni, preventivo, scaricamento di una guida e via dicendo
2. Formulare aspettative e obiettivi coerenti.

Perché questi obiettivi siano misurabili, di volta in volta scegliamo il KPI più opportuno e manteniamo monitorata la situazione con report cadenzati nel tempo che ci permettano di verificare e, nel caso, modificare le attività. Notiamo però spesso che gli obiettivi aziendali non corrispondono alla situazione vissuta in quel momento dalle persone a cui si rivolgono.

Il cliente e il buyer’s journey

Il percorso compiuto dal cliente dal momento in cui inizia a conoscere un prodotto o servizio al momento in cui lo acquista e poi lo usa è chiamato buyer’s journey, un vero e proprio viaggio. E come in un viaggio, ci sono tappe da rispettare. Quando vorremmo andare in vacanza ma senza ancora sapere dove, non ci precipitiamo a preparare la valigia, tanto più se siamo indecisi fra mare e montagna, o abbiamo sempre avuto il sogno di visitare il Polo Nord e il caldo e lussureggiante Madagascar. Nel viaggio del cliente ci sono tre macro stadi:

  • consapevolezza in cui la persona conosce un servizio o un prodotto e prende consapevolezza di avere un bisogno o un problema
  • considerazione in cui valuta alternative possibili per raggiungere la propria soddisfazione
  • decisione in cui seleziona l’opzione che ha stabilito essere la migliore
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A ogni obiettivo il suo momento e viceversa

Con il tempo e l’aumentare dei casi trattati nelle nostre consulenze strategiche di web marketing, ci siamo resi conto di avere un modus operandi costante, che ci fa abbinare obiettivi e momenti del viaggio del cliente. Prima ancora, se serve, ci fa comprendere le aspettative dell’azienda, confrontarle con gli obiettivi e concordare eventuali modifiche alle aspettative e/o agli obiettivi.

3. Adottare il modus operandi di Servizi Multimediali che abbina momenti del buyer’s journey e obiettivi. Seguiranno da sé le azioni da intraprendere.

Siamo così in grado di consigliare a un’azienda cosa fare a partire da cosa sta facendo il suo potenziale cliente anziché partire da cosa vuole l’azienda. Se infatti il cliente non è nella fase giusta in cui può ascoltare, che senso ha urlare? Siamo in pratica giunti a queste conclusioni:

  • se il cliente è nella fase di consapevolezza, allora dovremmo porci obiettivi di notorietà sfruttando strumenti come i social media e GoogleAds
  • se il cliente è nella fase di considerazione, allora dovremmo porci obiettivi di traffico aggiungendo attività di blogging, SEO e newsletter
  • se il cliente è nella fase di decisione, allora dovremmo porci obiettivi di conversione usando ancora newsletter oltre a social media e GoogleAds per azioni di remarketing nonché CTA, form e landing page Che dici, ti torna il ragionamento? Per approfondire il tutto con noi, richiedi un appuntamento

Belle parole… ma contano i numeri!
Vero, per questo ad alcuni lavori svolti abbiamo dedicato una scheda che racconta cosa abbiamo fatto, dati alla mano: dai un occhio.